EPIDERMIDE, MISCELA CROMATICA
L’epidermide è una membrana semitrasparente attraverso la quale, una miscela di colori si manifesta, donandole un colore caratteristico. In questa combinazione cromatica giocano un ruolo fondamentale diversi fattori:
- vasi sanguigni del plesso superficiale del derma, essi forniscono una tonalità rossiccia e hanno una forte influenza sulle pelli chiare
- intreccio tra le fibre di collagene ed elastina, forniscono una tonalità giallastra ed hanno una forte influenza sulle pelli asiatiche
- la melanina, un pigmento che viene prodotto nello strato basale, essa apporta una tonalità scura alla pelle, infatti, la sua quantità e la sua distribuzione ne determinano il colore e il fototipo.
IRREGOLARITA’ DEL GENE MITF: MACCHIE CUTANEE, COME COMBATTERLE.
La melanina è prodotta da cellule specializzate chiamate melanociti attraverso un complesso processo ossidativo conosciuto come melanogenesi. Successivamente è trasportata attraverso una struttura ramificata in un melanosoma e trasferita all’interno di cellule contigue, i cheratinociti. La melanogenesi consiste, essenzialmente, nella trasformazione dell’aminoacido tirosina in melanina, con la partecipazione diretta di tre enzimi: Tirosina, proteina Tirosina Relazionata-1 (TRP I) e Proteina TirosinaRelazionata-2 (TRP II) ottenuta dall’espressione del gene MITF, che è attivato, a sua volta, da varie molecole di natura peptidica o proteica: endotelina-1 (ET-1), fattori di crescita delle staminali (SCF) e ormone melanocito stimolante (a-MSH), molecole direttamente dipendenti da fattori come la radiazione solare, lo stato ormonale o l’avanzare degli anni. In periodi di maggiore esposizione solare e nei casi in cui si hanno disordini ormonali o talvolta quando si assumono determinati farmaci o semplicemente col deterioramento biologico del nostro organismo dovuto al passare degli anni, è molto frequente l’irregolarità del gene MITF, che da luogo ad un’eccessiva produzione di melanina in zone localizzate dell’epidermide, in altre parole, alla formazione delle macchie cutanee per iperpigmentazione. Altro fattore importante che contribuisce alla formazione delle macchie è la cattiva distribuzione dei pigmenti, che si accumulano irregolarmente, rendendo quindi maggiore la carica del colore. Inoltre ci sono le macchie rosse che sono conseguenza di un processo infiammatorio o di una lesione di tipo vascolare. Dobbiamo tener presente che l’esposizione solare è la causa della formazione della maggior parte delle macchie della pelle. E’, inoltre, la principale fonte di radicali liberi, responsabili dello stress ossidativo.
COSA POSSIAMO FARE? LA SOLUZIONE.
La prima norma comportamentale è la prevenzione, è bene evitare l’esposizione solare prolungata, è indispensabile l’uso di creme solari e integratori regolatori del melanocita, bisogna controllare i livelli ormonali ed evitare l’assunzione di farmaci inutili. D’altra parte, una volta avvenuta l’iperpigmentazione, oltre a delle norme comportamentali adeguate che impediscano il progredirsi del problema, dobbiamo agire sull’inestetismo esistente rimuovendo gli strati di cellule con sovraccarico del pigmento, lo faremo utilizzando esfolianti efficienti. Bisogna inoltre assicurarsi che ci sia una distribuzione uniforme di melanina e un rallentamento della sua produzione, tutte le informazioni di cui le cellule della pelle hanno bisogno per elaborare i loro elementi vitali si trovano nel genoma. Se vogliamo quindi ottenere risultati efficaci nei trattamenti dobbiamo lavorare direttamente sui geni, ciò ci è permesso grazie a una nuova scienza, la cosmetogenomica che permette, ad esempio di neutralizzare l’eccesso di radicali liberi, derivati dall’esposizione alla radiazione solare, causa primaria della degradazione della pelle e dei suoi processi infiammatori.
ACETYL GLYCYL BETA ALANINE, LA RISPOSTA DELLA COSMETOGENOMICA.
Risultato degli ultimi sviluppi della cosmetogenomica, è la scoperta dell’Acetyl glycyl beta-alanine, un peptide schiarente e illuminante che inibisce l’espressione del gene MITF , responsabile dell’elaborazione degli enzimi (tirosina, TRP-1 e TRP-2).
La sua attività si incentra principalmente sulla riduzione dei livelli delle molecole attivatrici di questo gene, come l’endotelina-1 (ET-1), fattori di crescita delle staminali (SCF) e ormone melanocito stimolante (a-MSH):
– Riduce la secrezione dell’ ET-1 e SCF un 92,7% y 61,3%, rispettivamente*
– Inibisce l’espressione del gene MITF un 39%*
– Inibisce la formazione di tirosina un 36,5%, di TFP-1 un 42,1% e di TRP-2 un 91,9%*
Questo permette di:
- Aumentare la luminosità della pelle di oltre il 40%
- Ridurre di più del 70% le macchie cutanee
- Donare un tono uniforme ed omogeneo
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